Seravezza - Il lieto fine alla vicenda del fungaiolo disperso a Seravezza è stato possibile grazie al coordinamento tra soccorritori e volontari e alla decisione del titolare della cava di interrompere i lavori e di mettere a disposizione i cavatori per le ricerche

 

Un grande lavoro di squadra e di coordinamento tra soccorritori e volontari. solo grazie a questo si è potuta concludere in maniera positiva la vicenda di Rinaldo Bertozzi, il fungaiolo disperso per 24 ore nei boschi sopra il bacino estrattivo Trambisera nel comune di Seravezza.

Fondamentale è stata la decisione del titolare della cava Biagi, dove lavora il fidanzato della nipote dell’uomo, di interrompere i lavori e mettere a disposizione dei soccorritori i propri cavatori, anche su suggerimento del sindaco Alessandrini.

Ed è stato proprio uno di loro a individuare l’anziano che, ferito, aveva trovato riparo in un punto assolutamente impossibile da individuare dall’alto.

Un lieto fine insperato anche dalla stessa famiglia che aveva seguito da vicino tutte le operazioni con grande apprensione.