PISA - L'estremo saluto pubblico nell’aula magna del Palazzo della Sapienza alla presenza delle autorità. Le esequie per volontà della famiglia si sono svolte in forma strettamente privata. A Pisa è stato giorno di lutto cittadino.
In centinaia hanno reso omaggio a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a colpi di spranga da un suo ex paziente il pomeriggio del 21 aprile fuori dal reparto di Santa Chiara.
Le esequie si sono svolte lontano dalle telecamere, per volontà della famiglia. In 300 hanno preso parte al commiato ospitato nell’Aula Magna della Sapienza, cuore dell’Università di Pisa. Nel cortile altre duecento persone hanno ascoltato gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, locali e regionali. Un saluto che si è trasformato in un grido di dolore, impotenza e ingiustizia per una tragedia che non può essere dimentica. Come affermato in viva voce dal Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro. La Sapienza è stata riempita da amici, ex colleghi e studenti, stretti intorno alla famiglia Capovani, originaria di Seravezza. Tanta frustrazione per una morte secondo molti annunciata.
E’ stata una domenica di lutto cittadino a Pisa. Saracinesche abbassate nei negozi, bandiere a mezz’asta. La sera del 3 maggio si terrà la fiaccolata in centro.
Intanto resta in carcere Gianluca Paul Seung, il 35enne di Torre del Lago accusato di omicidio premeditato. E’ attesa a breve la nomina di uno specialista per eseguirà la perizia psichiatrica che dovrebbe stabilire se l’uomo sia consapevole delle proprie azioni e, quindi imputabile o meno. Nel primo caso rischia l’ergastolo nel secondo il ricovero in una struttura psichiatrica Rems.