Non si trova una casa per gli sfollati di Montecarlo

Non si trova una casa per gli sfollati di Montecarlo

Redazione

di Redazione

All'appello alla comunità da parte dell'avvocato Ilaria Vettori per conto della famiglia sfollata,  per il momento sistemata in un agriturismo di Montecarlo, si unisce quello del comune che rivela la difficoltà nel trovare una sistemazione stabile per la famiglia ancora sotto choc dopo il disastro.

 

Sembra impossibile trovare una casa per la famiglia rimasta coinvolta nell’esplosione a Marginone. Tra Montecarlo e Altopascio, dove fino a poco tempo fa abitava la famiglia Hila, e dove vanno a scuola le due bambine di 9 e 13 anni, non c’è attualmente un immobile da poter affittare. Per questo, all’appello alla comunità da parte dell’avvocato Ilaria Vettori per conto della famiglia sfollata,  per il momento sistemata in un agriturismo di Monteacarlo,  si unisce quello del comune, in particolare del sindaco Federico Carrara e del consigliere delegato alla protezione civile Marco Carmignani che rivelano, contro ogni previsione, l’estrema difficoltà nel trovare una sistemazione stabile per la famiglia ancora sotto choc dopo il disastro. Le bambine , in particolare – spiega l’avvocato – hanno bisogno di ritrovare sicurezza e stabilità”.  A breve servirà un alloggio anche per il 47enne che per primo era stato estratto dalle macerie dai vigili del fuoco ed è ancora sotto osservazione all’ospedale San Luca. Intanto le associazioni di volontariato del territorio, Fratres Montecarlo e San Salvatore,  Filarmonica e il coro della Collegiata, la parrocchia di Montecarlo insieme al comune  si stanno attivando per lanciare una raccolta fondi a favore delle vittime. Mentre bisognerà attendere le prossime settimane per poter fare luce sui punti ancora oscuri dell’indagine e in particolare su che cosa abbia causato la probabile fuga di gas che ha fatto esplodere l’edificio. Per effettuare gli accertamenti richiesti dalla Procura i periti devono attendere lo sgombero dei detriti da parte dei vigili del fuoco per tornare sul luogo del crollo.  Nel mirino c’è anche l’intervento di manutenzione effettuato di recente sull’impianto. Sono tre, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati.  Disastro colposo, omicidio plurimo e lesioni colpose le ipotesi di reato.