VERSILIA - C'è molta prudenza nel commentare la sentenza della Corte Ue sulla Bolkestein. Ma per i balneari della Versilia è positiva l'apertura dei giudici sul tema della "scarsità della risorsa". Esultano gli ambientalisti di Mare Libero. "Disapplicare subito le proroghe, sono illegittime".
Si cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. Poche ore dopo la pronuncia della Corte di Giustizia europea i balneari della Versilia, che non si aspettavano sconti da Lussemburgo, vedono nella sentenza un assist al Governo per mappare le spiagge italiane e stabilire se ci siano abbastanza spiagge ancora disponibile da dare in concessione in modo da salvaguardare le concessioni esistenti.
Per la prossima settimana le associazioni di categoria preparano un grande incontro pubblico. Non si esclude la presenza di alcuni big del Governo al quale chiederanno di partire al più presto con la mappatura delle concessioni e di stabilire i criteri per farlo (se su base nazionale, regionale o comunale). Non un dettaglio da poco quest’ultimo per i comuni della Versilia dove le spiagge libere rimaste da dare in concessione sono scarsissime.
Soddisfatti della sentenza gli ambientalisti del Comitato nazionale Mare Libero. “Si sapeva già ed è confermato” – scrive il presidente Roberto Biagini. “I comuni non possono mettere la testa sotto la sabbia e devono disapplicare ogni proroga illegittima che gli venga proposta da un legislatore inadempiente agli obblighi europei.