LUCCA - L’indagine della Guardia di Finanza diretta dalla procura di Lucca ha visto coinvolta la società a partecipazione pubblica che si occupa di spazzamento ed igiene urbana e una spa di Firenze. Coinvolto anche un professore dell'università. I fatti risalgono al 2021 e quindi non riguardano l’attuale gestione di Sistema Ambiente.
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Sei persone sono indagate nell’ambito di una indagine della guardia di finanza diretta dalla procura di Lucca nel settore degli appalti pubblici sui rifiuti. L’inchiesta ha visto coinvolta la società a partecipazione pubblica che si occupa di spazzamento ed igiene urbana, Sistema Ambiente, e una società per azioni di Firenze, per la procedura di fornitura beni, in tutto 60 mezzi, per un valore di oltre 6 milioni di euro. I fatti risalgono al 2021 e quindi non riguardano l’attuale gestione di Sistema Ambiente che è estranea all’inchiesta. I sei indagati dovranno rispondere di tentata corruzione e turbativa d’asta. Le attività partono da un’analisi effettuata dai finanziari di Lucca in merito ad affidamenti fatti dalla società lucchese riguardanti il noleggio di 60 automezzi speciali per la raccolta dei rifiuti. Una procedura bandita in un periodo in cui il socio privato della società pubblica (un’azienda romana in liquidazione da oltre quattro anni) era stato dichiarato fallito. Secondo la versione degli inquirenti l’amministratore della società pubblica si sarebbe accordato con il legale rappresentante dell’operatore economico di Firenze ancora prima che la gara venisse pubblicata. Le Fiamme Gialle hanno accertato come gli incontri fra i vertici delle sue società fossero frequenti, nella sede della società fiorentina, già nei mesi di giugno e luglio 2021, in un periodo precedente alla pubblicazione della gara. Secondo gli inquirenti, i vertici delle due aziende si sarebbero accordati per i criteri da inserire nel bando e anche per l’individuazione dei componenti della commissione di gara, avvalendosi in questa operazione dell’intercessione di un professore dell’Università di Firenze, con il quale l’imprenditore fiorentino stava sviluppando altri importanti progetti nel settore delle energie rinnovabili.