LUCCA - Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri sono tornati nell’abitazione del medico 42enne di Lucca, sospettato di avere tentato di uccidere, nella notte tra il 18 ed il 19 febbraio un 82enne originario degli Stati Uniti d’America accusa per la quale il medico si trova tuttora in carcere.
I militari erano alla ricerca di ulteriori elementi utili alla ricostruzione dei fatti, che si vanno ad aggiungere a quelli sequestrati in una prima perquisizione eseguita il giorno in cui il presunto autore del reato era stato sottoposto al fermo: fra questo documenti e apparati informatici, che adesso sono al vaglio degli inquirenti. I carabinieri erano intervenuti nella notte del 19 febbraio quando l’82enne era stato rinvenuto riverso sul pavimento della propria camera da letto da alcuni vicini di casa ed era stato soccorso dal 118 e trasportato all’ospedale Cisanello di Pisa: qui i sanitari avevano riscontrato diverse lesioni e fratture multiple compatibili con un’aggressione, con una prognosi iniziale di 40 giorni. Secondo gli inquirenti l’anziano uomo sarebbe stato colpito ripetutamente con dei pugni al volto e con un oggetto contundente al capo e poi avrebbe subito un tentativo di soffocamento con una coperta. Alla base del gesto ci potrebbero essere interessi di natura economica. Ulteriori elementi potrebbero emergere dagli accertamenti tecnici, che saranno svolti mercoledì prossimo dalla SIS del Comando Provinciale Carabinieri di Firenze nell’abitazione dell’82enne e sull’autovettura del medico, che sono stati sottoposti a sequestro. Intanto ieri dopo l’interrogatorio nel carcere di San Giorgio il gip Antonia Aracri aveva deciso di convalidare la custodia cautelare.