VIAREGGIO - Con un’altra sfilata baciata dal sole si è aperta la seconda giornata di Carnevale che ha registrato un record di presenze e un incasso, non ancora ufficiale, stimato sul mezzo milione di euro.
Dopo i carri grandi e i quattro di seconda categoria, che abbiamo illustrato nei giorni scorsi, vediamo oggi le 9 mascherate di gruppo
– Chi vuol esser lieto sia, di Silvano Bianchi è un’esortazione a vivere intensamente senza smettere mai di sorridere
– Sciamani di Michele Canova. La costruzione è un racconto tridimensionale delle conoscenze, credenze e pratiche magico-rituali delle tradizioni asiatiche
– C’era u ragazzo che come me è il titolo della costruizione di Edoardo Ceragioli che intende denunciare la stupidità della guerra
– Reeflettiamo di Roberto De Leo e Vania Fornaciari. La mascherata vuole tradurre in cartapesta una forte denuncia perché tutti, riflettano sulla necessità di salvare la barriera corallina
– Vacche magre di Stefano Di Giusto rappresenta l’allegoria del divario sociale, sul quale il costruttore pone la domanda se si tratta di una crisi per tutti o solo per i meno abbienti
– La leggerezza dell’essere di Giampiero Ghiselli su progetto di Maria Chiara Franceschini, un invito a ritrovare la leggerezza che è in noi per vedere il bello del mondo e vivere meglio
– Gli Anglicani di Libero Maggini. Un divertente esercito composto da simpatici cani e capitanato dalla regina Elisabetta marci verso il Carnevale per rendere omaggio ai 150 anni della manifestazione
– Finchè morte non ci separi di Giacomo Marsili, è una celebrazione un po gotica tra il sacro e il profano del matrimonio. La domanda che l’autore si pone è “sarà mica che il matrimonio è il funerale dell’amore”?
– L’umanità ha perso il filo di Matteo Raciti. Gli esseri umani , ormai Minotauri, non ce la fanno più a uscire dai labirinti che questa società ha creato.