LUCCA - L’onda dura ormai da due settimane, ma la protesta è approdata solo ora all’Istituto Civitali di Lucca. Una parte dei ragazzi della scuola del centro storico del capoluogo ha decretato lo stato di autogestione.
Al centro della protesta non solo i tagli del Governo nel settore dell’istruzione, ma anche e soprattutto le condizioni fatiscenti dell’istituto. “Da anni chi di dovere non interviene per ristrutturare la scuola – dicono i giovani – e noi siamo costretti a fare lezione in condizioni davvero difficili”. Finora il preside della scuola, il professor Vittorio Barsotti, ha lasciato correre, ma non condivide affatto la forma di protesta: “Posso comprendere i ragazzi nelle motivazioni – ci ha spiegato -, ma interrompere le lezioni non è il modo giusto di protestare, è un’azione illegittima. Spero che entro venerdì la situazione torni alla normalità, altrimenti dovrò prendere dei provvedimenti”.