VIAREGGIO - Niente più bomboloni dolci e pizza bella calda al Carnevale di Viareggio. Almeno non quella servita dalla Misericordia e della Croce Verde. Dopo 50 anni infatti si è dissolta la storica presenza degli stand gastronomici delle due più antiche associazioni di volontariato cittadine, che si sono sentite escluse dal circuito da parte della Fondazione.
E non ci girano tanto intorno i presidenti che, dopo mesi di trattative, hanno ritenuto irricevibile la proposta arrivata il 29 dicembre scorso. Diecimila euro da versare alla Sicrea, società che gestisce gli spazi commerciali per conto della Fondazione, per restare negli spazi centrali di sempre in zona orologio. Oppure trasferirsi gratuitamente oltre via Saffi, cioè in fondo al circuito, dove mancano gli allacci alle utenze. Costi troppo alti visto che ogni stand ricava circa 20mila euro in tutto. L’11 gennaio è arrivata una proposta scontata a 7.500: ma la cifra era ancora alta e i tempi ormai troppo stretti.
Misericordia e Croce Verde resteranno solo per le emergenze sanitarie fuori dal circuito. Per come è andata sotto accusa finisce non solo la Fondazione, a tutti i livelli, ma anche l’amministrazione comunale.