VIAREGGIO - Viareggio ha ricordato nella Giornata della Memoria la piccola Luciana Pacifici, simbolo nazionale e cittadino della Shoah, attraverso una piccola ma sentita cerimonia sulla Passerella sul Burlamacca che da cinque anni porta il suo nome.
Nata da famiglia ebrea viareggina, trasferitasi a Napoli, nell’inverno del ’43 insieme ai famigliari venne deportata da Cerasomma ad Auschwitz. Aveva appena tre mesi: non arrivò mai nel campo di sterminio, morì di stenti nel viaggio mentre i parenti trovarono la morte nel lager.
A promuovere – accompagnata da musica al violino – l’iniziativa l’Anpi, l’amministrazione comunale di Viareggio e la Comunità Ebraica, alla presenza dei discendenti di Luciana e seguita dagli occhi attenti degli studenti delle scuole cittadine.
Memoria e pace, sono state le parole chiave con un pensiero profondo alle barbarie che in questo ultimo anon si sono consumate in Ucraina a causa della guerra.