Sulle concessioni per i balneari, in scadenza il 31 dicembre 2023, è stata decisa una proroga della delega al Governo per la riforma del settore. In pratica non si tratta di allungare la durata delle concessioni stesse ma di un modo per prendere tempo per decidere come risolvere la questione sulla quale pesa una procedura di infrazione Ue.
I partiti di maggioranza in queste ore infatti hanno deciso di posticipare di 3-4 mesi, da fine febbraio alla primavera inoltrata, la scadenza per il Governo per mettere mano al decreto legislativo più complessivo sulle concessioni.
E’ stato inoltre deciso di istituire un tavolo interministeriale e di aprire un immediato confronto con le categorie e le istituzioni interessate, leggi balneari, regioni e comuni. Dunque sfuma l’ipotesa della proroga di un anno delle concessioni proposta in varie emendamenti da Forza Italia e Lega. Ma il Ministro del Turismo Daniela Santanchè oggi rassicura sulla tenuta della maggioranza.
Secondo il M5S invece con questa fase di incertezza il Governo sta affossando il comparto balneare riducendo il tema ad uno scontro tra una categoria e la Ue. “Una narrazione – ha commentato il senatore Marco Croatti – che rischia di costare molto cara ai cittadini, perché l’infrazione europea incombe, ma anche a tante località a vocazione balneare che necessitano di investimenti e innovazione per rendere più competitiva la loro offerta turistica”.