PROVINCIA - Il presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane, Alberto Veronesi, interviene sulla vicenda della lettera inviata dai sindaci di Lucca, Viareggio e Pescaglia. "Si tratta di un atto riservato - spiega Veronesi - ed essendo una richiesta di chiarimenti propedeutica ad una riunione convocata martedì prossimo, sto rispondendo in queste ore nelle sedi deputate"
“Riguardo la lettera dei sindaci – si legge in una nota di Veronesi – essa costituisce un atto interno del Comitato che, da regolamento, non può essere diffuso né da me commentato pubblicamente. Essendo una richiesta di chiarimenti propedeutica ad una riunione convocata martedì prossimo, sto rispondendo in queste ore nelle sedi deputate. Ci tengo a precisare che non corrisponde al vero che ci siano state due dimissioni in polemica con il sottoscritto. Una, quella della dottoressa Simonetti, è una dimissione da una Fondazione, su un mandato scaduto, l’altra, quella del Marsili, non è un atto di polemica ma una incompatibilità di tempo per ragioni professionali, come da lui annunciato a tutti i membri del Comitato e comunicatomi personalmente a voce in una riunione da lui richiesta il 7 dicembre scorso.
Non corrisponde al vero che il Comitato sia fermo, in poco più di un mese ha supportato oltre 40 manifestazioni pucciniane, tra mostre, opere, concerti e convegni, alcune delle quali manifestazioni sono state rese visibili a pagina intera su sette quotidiani nazionali, oltre ad avere realizzato decine e decine di spot su reti locali televisive della intera rete nazionale.
Il Comitato è riuscito orgogliosamente nell’opera di fare dialogare istituzioni che hanno cominciato a litigare dal giorno stesso della morte del Maestro e da allora non hanno mai smesso.
Per quanto riguarda le interpellanze delle opposizioni, gli invii frettolosi a giornali di atti interni, conferenze stampa di impeccabili servitori delle istituzioni, conferenze stampa di fine anno di partiti politici con apposita strumentalizzazione politica sulla vita del Comitato, tentativi nemmeno troppo celati di boicottaggio dello stesso, tutto ciò fa parte della vita normale della Provincia di Lucca, e del suo Partito dei Frenatori Totali, un partito che ha ridotto negli anni di suo governo Lucca, dal punto di vista pucciniano, nella situazione in cui la vediamo oggi. Mi astengo dunque da qualsivoglia commento su costoro e sui loro metodi. Certamente il Partito dei Frenatori Totali non mi vedrà mai tra i suoi adepti”.