CALCIO 1A DIV. - Prova apprezzabile dei bianconeri che tuttavia escono sconfitti (2-0) dal campo del Benevento. Occasioni e traversa di Calamai per la squadra di Cuoghi che fine partita recita il mea culpa sul modulo tattico.
Consapevoli di una trasferta quantomai impegnativa per non dire ardua, ma vogliosi di giocarsela fino in fondo. Il Viareggio e’ sceso in campo al “Ciro Vigorito” o “Santa Colomba” che dir si voglia, di Benevento, con la determinazione di cogliere un risultato importante e prestigioso al cospetto dei giallorossi locali, considerati una delle grandi favorite per la vittoria finale. Inizialmente Cuoghi conferma lo schieramento annunciato con il 3-4-1-2, poi si pentira’ di aver deciso troppo tardi per il centrocampo a 5. Di fatto e’ la squadra che ha battuto la Paganese ma i sanniti hanno ben altro spessore. Partita bella e spettacolare nonostante il gran caldo che aleggia come una cappa infernale. La prima ghiotta occasione capita proprio al Viareggio con una punizione di Calamai dai 25 metri che si stampa all’incrocio dei pali. Scampato il pericolo il Benevento spinge e al 27esimo passa su calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mani di Carnesalini sugli sviluppi di un corner. Dal dischetto Germinale non perdona. Sull’abbrivio i padroni di casa vanno vicini al raddoppio con Montiel che colpisce il palo esterno con botta terrificante dai 30 metri. Fuori quasi allo scadere del primo tempo un sinistro di Maltese. Il Viareggio cerca la reazione e in avvio di ripresa va vicino al pareggio almeno in due oaccasioni. Prima con Sorbo che da pochi passi di testa non inquadra la porta ormai sguarnita e poi ancora con Maltese la cui conclusione sibila a fil di palo. Cosi’ il Benevento al 24esimo chiude il conto grazie alla prodezza balisitca di Ettore Marchi che dai 20 metri infila il pallone all’incrocio dei pali. Da segnalare nella ripresa l’ingresso nel Viareggio di Peverelli, Gerevini e Giovinco. La squadra di Cuoghi tornera’ in campo venerdi’ sera al Pini contro il Prato nell’anticipo della terza giornata. L’occasione di un sollecito riscatto e’ perlomeno ghiotta.