MOTORI - Il grande pilota garfagnino, dominatore assoluto del CIRT, può chiudere il discorso con una gara di anticipo. Ucci (foto Mario Leonelli) ha la possibilità di bissare il successo dello scorso anno e di portare a 13 il numero di titoli assoluti rally rendendo ancor più leggendaria una carriera senza eguali, almeno in Italia.
Può essere la gara decisiva per decidere la vicenda del Campionato Italiano Rally Terra 2022. Dopo aver subìto un logico e doveroso rinvio a causa delle condizioni meteo avverse che avevano flagellato la regione a metà settembre, il 15esimo rally delle Marche ha accolto gli equipaggi del tricolore terra, per dar vita al quinto e penultimo appuntamento stagionale. Il plurititolato campione garfagnino Paolo Andreucci, che ha già vinto questa corsa tre volte (2009-2010 e lo scorso anno), sarà affiancato alle note dal fido navigatore Rudy Briani e potrebbe archiviare la lotta per il titolo dopo un poker di primi posti. Oldrati e Costenaro sembrano obiettivamente troppo lontani. Dopo l’ennesimo successo in Sardegna al Rally del Vermentino, in precedenza si era imposto anche al Val d’Orcia, Adriatico e San Marino, il portacolori della Scuderia M33 e Skygate si presenta ai nastri di partenza con la Skoda Fabia Rally2 del Team H Sport di Silvio Lazzara gommata MRF per difendere la leadership e mettere fine, con una gara di anticipo, al campionato. Al via anche l’altro equipaggio lucchese formato da Emanuele Dati e Giacomo Ciucci su Skoda Fabia R5 Evo che cercheranno nelle ultime due gare stagionali (questa e poi il Brunello) quel pizzico di fortuna che finora è loro mancata. Il rally delle Marche, che si correrà interamente nella giornata di domenica 13 novembre, si svilupperà su 9 PS: Dei Laghi, Cupramontana e Colognola, ciascuna da ripetere 3 volte, e una lunghezza complessiva di 220 chilometri di cui 57 di tratti cronometrati. Partenza da Cingoli domenica mattina all’alba, alle 6,45, dovè alle 16 è previsto l’arrivo. Allora sapremo se Ucci avrà vinto il 13esimo titolo tricolore di una carriera ormai leggendaria.