VERSILIA - Il dossier balneari sarà gestito in prima persona dalla premier Giorgia Meloni e dal suo staff insieme al ministro del Mare Nello Musumeci. E’ quanto trapela in queste ore da Roma sul tema del riordino delle concessioni demaniali marittime.
I tempi stringono del resto: entro febbraio va approvato il decreto attuativo sulla riforma, come previsto dal ddl concorrenza varato ad agosto. L’ex governatore della Sicilia sfila così la materia Bolkestein dal tavolo della Ministra del Turismo Daniela Santanchè, soggetta evidentemente a conflitto di interessi essendo co-titolare insieme a Flavio Briatore del Twiga di Marina di Pietrasanta.
I balneari della Versilia avevano esultato per la sua nomina a ministro anche alla luce della sua storica posizione anti-aste. Tuttavia la senatrice di Fratelli d’Italia – che da 20 anni guida il celebre stabilimento versiliese – non sarà del tutto esclusa dalla materia. Sederà infatti al tavolo del neocostituito Cipom, il Comitato interministeriale dedicato al mare, presieduto da Meloni, al quale partecipano tutti i ministeri coinvolti nell’economia marittima. E dove si discuterà ovviamente anche di concessioni e balneari.
Sono quasi 700 quelle che insistono sulla costa apuoversiliese, da Torre del Lago a Marina di Carrara e che al momento vedono la scadenza al 31 dicembre 2024. La premier Meloni al ritorno dal suo primo viaggio a Bruxelles ha confermato di voler difendere le imprese balneari segnando un cambio di rotta sul tema rispetto al precedente Governo Draghi. Ma resta ancora da capire attraverso quali misure e quali atti concreti.