ATLETICA - Agli Europei di Helsinki il campione versiliese stacca un discreto 75,13, non troppo lontano dal podio. Un buon viatico ad un mese circa dalle Olimpiadi di Londra. Gara dominata dal fortissimo ungherese Kristian Pars.
La concentrazione e lo sguardo attento delle serate migliori. Nicola Vizzoni alla presentazione della finale a 12 del martello ai campionati europei di Helsinki. Serata stregata e bagnata che ricorderebbe quella magica di Sidney 2000. Avversari tosti e tenaci che nel vecchio continente si raccolgono i migliori, o quasi tutti i migliori martellisti del mondo. Lui che di anni ne ha ormai 38, e che viene da Pietrasanta, non si spaventa e prova a convincersi che si puo’ fare. Del resto ha staccato la seconda misura in qualificazione. A tratti la pioggia cade battente e l’avvio di gara e’ confortante per il nostro Nicola che stacca un buon 75,13, buono considerando che la pedana e’ perlomeno insidiosa. Alla fine della prima tornata di lanci Vizzoni e’ quinto ma non troppo distante dal podio. In testa comanda inarrivabile l’ungherese Kristian Pars che sfiora la fettuccia degli 80 metri. Nel secondo lancio Vizzoni va a 74,77 che ripetera’ anche nel quarto e comunque sempre su misure che oscillano intorno ai 75 metri. Rimane l’ultimo tentativo, quello che talvolta cambia magicamente il destino delle gare. Ma stavolta non e’ cosi’: il gigante di Pietrasanta ci mette cuore e grinta ma non basta. L’attrezzo sbatte contro la rete metallica e addio sogni di gloria. Rimane il quinto posto nella gara dominata da Kiss, argento al russo Zagorny e bronzo al polacco Ziolkowski, e la consapevolezza che a un mese dalle Olimpiadi la condizione ancora non e’ ottimale. Ma la classe e l’esperienza del capitano azzurro devono comunque far ben sperare.