BARGA - A Casa Pascoli il progetto ed il lavoro di un piccolo gruppo di passionati castelvecchiesi, è partito dieci anni orsono ed ora il Flos Vineae (fior di vino), il vino di Giovanni Pascoli, è una realtà consolidata.
La vigna era stata rilanciata proprio dieci anni orsono, con la prima vera vendemmia. Grazie all’impegno di alcuni volontari della Misericordia capitanati da Maurizio Lucchesi iniziò il lavoro per curare e raccogliere le pigne di Merlot, di Ciliegiolo e di Albana Bianca, un vitigno, quest’ultimo, donato a Castelvecchio dal comune di San Mauro Pascoli. Così dieci anni fa e così ogni anno. L’ultima vendemmia nei giorni scorsi ed i volontari presenti, chi più chi meno, sono sempre i soliti. Sono loro che giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, curano con grande passione i filari della vigna pascoliana e portano avanti la tradizione del “Flos Vineae” come lo chiamò Pascoli.
La produzione del vino, solo per uso privato, in questi anni è passata da nemmeno 5 ad una stima per questa vendemmia di 9 damigiane di rosso ed una di bianco per un totale che arriverà a circa 700 bottiglie. Insomma sta rendendo dopo tanti anni il buon lavoro fatto con la vigna di Giovanni Pascoli. Tra i nuovi vitigni aggiunti quelli di Sirah che rappresenta insieme al Merlot l’uva più presente nella vigna di Giovanni Pascoli. Alla fine i volontari castelvecchiesi si sono detti soddisfatti della vendemmia 2022. Il grado zuccherino dell’uva raccolta è notevole e non ci sono dubbi tra di loro per un buon Flos Vineae 2022.