VIAREGGIO - I comitati di cittadini e ambientalisti restano sul piede di guerra sul progetto dell'asse di penetrazione e lanciano nuove iniziative per dire no al tracciato a sud dello stadio che l'amministrazione Del Ghingaro si appresta a inserire definitivamente negli strumenti urbanistici.
Vinta – almeno ad oggi – la battaglia contro la progettata Ciclovia Tirrenica nella riserva naturale della Lecciona, gli attivisti viareggini dei comitati che difendono a spada tratta quell’area e quelli del “No Asse” a sud dello stadio dei Pini (300 metri di asfalto nella pineta per una carreggiata di 16 metri di larghezza con l’abbattimento di pini e dell’ultima palazzina in via Indipendenza) hanno convocato una conferenza stampa nei pressi del palasport per illustrare all’unisono le loro iniziative. Erano presenti Antonella Serafini (No Asse), Claudio Grandi (Apuane Libere), Riccardo Cecchini (Legambiente), Stefania Ghignoli (Museo Verdum), Silvio Bertoldi (comitato difesa pineta). Per loro la soluzione migliore per l’asse sarebbe a nord dello stadio, già proposta dalla giunta Marcucci nel Piano Strutturale.
Sulle due questioni, Lecciona e Asse, le associazioni dicono di “volere mantenere alta la guardia. Saremo più che mai combattivi e determinati a difendere Lecciona e Pineta di Levante, sabato 16 alle 17, il “Museo Giak Verdum” organizza una giornata di lotta e di arte nella Pineta a sud dello stadio con performances sul tracciato dov’è progettato l’Asse, fino a via Indipendenza, nei pressi della palazzina a rischio abbattimento.