MOTORI - Grazie al secondo posto assoluto ma primo nel campionato al 50esimo rally di San Marino, Paolo Andreucci consolida la leadership a punteggio pieno. La vittoria va al forte russo Gryazin. Sul podio anche Costenaro in una sinfonia Skoda. Ritirati Dati-Ciucci. Prossimo appuntamento il 18 settembre col rally del Vermentino in Sardegna.
Paolo Andreucci non vince, anzi sì. E’ questo il verdetto che può apparire strano ma che alla fine è il più realista, emerso dal 50esimo rally di San Marino. All’ombra del Titano l’intramontabile campione garfagnino trova un secondo posto assoluto, primo però nella classifica del CIRT, che vale oro come le edizioni, 50 appunto, della corsa sammarinese che ha giustamente celebrato l’evento del mezzo secolo di vita. Al volante della Skoda Fabia e navigato con sapienza dal bravo Rudy Briani, Ucci ha condotto una gara saggia e accorta consapevole fin dalla sessione del mattino che Nikolay Gryazin aveva passo troppo rapido e spedito per tenergli testa. O perlomeno per provarci. D’altronde partendo con il numero 1 Andreucci ha avuto anche il fardello di “pulire” le strade agli avversari. In soldoni comunque non valeva la pena di rischiare un’uscita solo per andare a recuperare il già consistente gruzzolo di secondi che lo separava dal forte pilota russo, vincitore non a caso due settimane fa al rally di Alba. Ed allora il pilota garfagnino ha gestito con classe e oculatezza prendendosi nella tornata pomeridiana la soddisfazione di vincere due PS che comunque non fa mai male. Sul terzo gradino del podio il bravo Giacomo Costenaro, anch’egli su Skoda Fabia in quella che è stata una sinfonia della macchina di matrice boema. Da evidenziare la sfortuna che ha colpito l’equipaggio lucchese Dati-Ciucci costretti al ritiro fin dalle prime battute, nel corso della seconda prova speciale, per la rottura di un semiasse, pare il secondo in tutta Europa dall’inizio del 2022. Chiamatela pure sfortuna. Nella classifica del CIRT Andreucci veleggia al comando a punteggio pieno con 45 punti e non è esagerato affermare che ha messo le mani sul titolo tricolore. Possibilità di conferme o rivincite fra due mesi circa al rally dei Nuraghi e del Vermentino in Sardegna.