CARRARA - Il centrodestra carrarino si ricompatta in vista del ballottaggio e si allarga a due liste di Cosimo Ferri, che rompe con il Partito Democratico. E' la sintesi della delicata partita giocata a Carrara negli ultimi giorni - non senza accuse e veleni - destinata a segnare in un modo o in un altro le sorti del voto di domenica.
Lo schema al secondo turno sarà questo. Simone Caffaz, che una settimana fa aveva raccolto il 19% con la Lega e cinque liste civiche, ha siglato l’apparentamento con Andrea Vannucci (Fratelli d’Italia e Forza Italia) arrivato al 17%. Caffaz ha ottenuto poi il sostegno esterno di Italexit di Elvino Vatteroni (2,5%) e soprattutto l’appoggio formale – siglato di domenica – del deputato candidato sindaco di Italia Viva Cosimo Ferri, forte di un sorprendente 15% di voti. L’ex Sottosegretario, al quale l’accordo a destra è costato il sostegno dell’ex sindaco socialista Angelo Zubbani – ha prima rifiutato l’offerta del Partito Democratico di “accordo sottobanco” – ha dichiarato – “con cui ci assicura il contentino di qualche poltrona, ma senza apparentamento.”
“Logiche da Mercante in fiera quelle di Ferri, arrivato qui solo per fare un test in vista delle politiche 2023” – è le replica del Pd di Carrara. La candidata dem Serena Arrighi, arrivata prima sfiorando il 30%, ha scelto quindi non di ricorrere all’apparentamento contando solo sulle sue liste. E infine il M5S – forza di governo uscente che ha fatto appena il 5% – ha lasciato libertà di scelta ai propri elettori.
La sfida Arrighi-Caffaz a questo punto è davvero apertissima. Restano gli ultimi giorni per parlare ai carrarini. L’occasione sarà martedì sera su Noi Tv: alle 21.15 andrà in onda in diretta il confronto tra i due candidati sindaco, promosso insieme al quotidiano La Nazione.