VIAREGGIO - Sopralluogo al terreno dell'ex Casa del Fascio, sul lungomare viareggino, del sindaco Del Ghingaro e del curatore fallimentare della società proprietaria del terreno dove non sorgeranno più alloggi di lusso ma un parco pubblico. Parte lo sgombero ma manca l'intesa tra Comune e privato.
Qualcosa finalmente si muove dalle parti dell’ex Casa del Fascio di Viareggio. Stiamo parlando di quella porzione di terreno di altissimo valore che si affaccia sul lungomare, accanto a piazza Mazzini, sprofondato nel degrado più totale negli ultimi dieci anni dopo il fallimento della società che lo acquistò per otto milioni di euro per farne uffici e appartamenti di lusso.
Lunedì mattina il sindaco Del Ghingaro e il curatore fallimentare dell’azienda si sono recati sul posto per un sopralluogo. La curatela ha iniziato lo sgombero del materiale del fallimento, tramite un’azienda incaricata. Primo piccolo passo concreto verso un ritorno al decoro. Nel frattempo il Comune farà una proposta transattiva che sarà valutata dagli organi competenti. “L’Amministrazione – si legge in una nota del municipio – sta collaborando con la curatela fallimentare per definire la soluzione più idonea a risolvere la questione.”
Il sindaco nello scorso ottobre aveva annunciato l’imminente esproprio del terreno all’indomani dell’approvazione in giunta del progetto esecutivo per realizzare un parco pubblico. Manca evidentemente ancora l’intesa tra pubblico e privato per far passare in mano comunale quel pezzo di terra così strategico.
A spazzare via la possibilità di costruire – eliminando la destinazione direzionale e residenziale – era stato il Regolamento urbanistico entrato in vigore nel 2020 che ha lasciato spazio solo per il verde attrezzato. Il progetto approvato in autunno prevede di realizzarvi un parco pubblico di 2.300 mq per un costo di 220mila euro.