CALCIO C DONNE - La Lucchese Femminile batte in rimonta 3-2 il Pavia nell'ultima gara interna della stagione e sale al nono posto a 90' dalla fine. Ospiti in doppio vantaggio nei primi 20' ma le reti di Lehman, Fenili e Moni consentono alle rossonere di cogliere una meritata vittoria. Domenica prossima chiusura a La Spezia e poi sarà già futuro.
Clima da ultimo giorno di scuola per la Lucchese Femminile al congedo stagionale del Porta Elisa. La salvezza è in saccoccia e le rossonere di Priscilla Del Prete possono giocare gara tranquilla al cospetto del forte Pavia peraltro già battuto nel match di andata. In realtà la squadra prende quel “tranquilla” troppo alla lettera tanto che dopo 18 minuti è già sotto 0-2 per le reti delle lombarde siglate dalla Gianni al nono e dalla Codice al 18. Pare l’inizio di una debacle ed invece pungolata nell’orgoglio la Lucchese si scuote e prima dell’intervallo rimette le cose a posto con la difensore-goleador Clizia Lehman e con la bomber Benedetta Fenili al 16esimo sigillo stagionale. Poi nella ripresa, in una gara condizionata anche dal caldo e dal sapore delle imminenti vacanze, ci pensa la capitana Margherita Moni a siglare la rete del successo che alla luce della sconfitta interna della Ternana col Genoa permette di salire al nono posto in classifica. A fine partita il clima è festoso e festaiolo e per Priscilla Del Prete, ormai al passo d’addio come calciatrice, la doccia è anche ben gradita e…scontata. Un forte mix di sensazioni per lei che fatica a contenere le emozioni. Non manca però anche una punta di rimpianto per una stagione troppo altalenante. Un motto che h accompagnato le rossonere e che non è scritto in aria bensì sulle magliette e in lingua…siciliana, terra della simpatica e brava Todaro. Il futuro è adesso anche se rimane da espletare l’ultimo impegno sul campo dello Spezia. Attenzione però: dal prossimo fine settimana fari puntati sulla Juniores nelle finali nazionali e nelle cui fila ci sono diverse ragazze in grado di salire al più presto anche in prima squadra.