Non resta che lo scheletro incenerito di Hoodie, la grande scultura in cartapesta a cui la scorsa notte un giovane di 24 anni ha appiccato il fuoco. A poco è valso l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno provato a spegnere le fiamme dopo aver ricevuto la segnalazione dell’incendio: la scultura è andata completamente distrutta. L’opera, raffigurante il busto di un uomo che indossa una felpa con il cappuccio, era stata realizzata dall’artista Michael Stutz per Cartasia 2016 e si trovava in esposizione permanente nei sotterranei del Baluardo San Paolino, lungo l’omonima sortita che collega il centro storico al parcheggio Carducci.

La statua – che in queste immagini recuperate dal nostro archivio, vi mostriamo in fase di costruzione, sotto la guida dell’autore negli spazi della ex cavallerizza, – interpretava il tema scelto quell’anno dalla Biennale “Confini e prospettive”, rappresentando in quell’uomo incappucciato il disagio vissuto da ogni ragazzo – l’artista pensava in particolare alle periferie del proprio paese, gli Stati Uniti d’America – ma anche i tanti ostacoli che incontrano i migranti per arrivare e integrarsi in Europa. L’opera aveva anche incontrato il gusto e l’apprezzamento internazionale: nel gennaio dello scorso anno la multinazionale Apple l’aveva infatti scelta per la promozione del proprio servizio di informazione Apple News +: nel video girato per lanciare la piattaforma si vede la statua nella cornice di Piazza San Frediano, dove inizialmente venne collocata, e un serie di altri soggetti nel medesimo abbigliamento.

L’autore del gesto, rapidamente individuato dalle forze dell’ordine grazie alle indagini condotte sulle immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina, è stato denunciato per il danneggiamento dell’opera.