VIAREGGIO - Due metri cubi di reti da pesca abbandonate, due imbarcazioni affondate in porto per un totale di circa tre tonnellate di materiali. E' il bottino dell'attività di bonifica delle "reti fantasma" messa in atto in questi giorni dalla Capitaneria di Porto di Viareggio.
Operazione, promossa dal Ministero della Transizione Ecologica, per liberare i fondali portuali da reti da pesca abbandonate, perse o dismesse, responsabili dell’alterazione dell’ecosistema marino, che rappresentano una seria minaccia per gli stock ittici e l’integrità dei fondali e possono anche costituire un pericolo per la sicurezza della navigazione.
Le attività di recupero, svolte per l’arco di due giornate, sono state rese particolarmente complesse a causa dell’insabbiamento delle reti e per la scarsa visibilità sul fondale marino della Darsena Viareggio. Sono stati i titolari delle concessioni demaniali ad occuparsi del trasporto e dello smaltimento delle reti e dei natanti, qualificabili come rifiuti speciali, con l’apporto di una ditta specializzata.