VIAREGGIO - Un crollo improvviso avvenuto a fine mattinata, sotto una pioggia leggera. Un fronte di quasi dieci metri del tristemente famoso muro della Tenuta Borbone sulla via dei Lecci è collassato su se stesso. E solo per fortuna non ha provocato vittime o feriti.
Siamo lungo la strada che collega il quartiere ex Campo d’Aviazione a Torre del Lago. La parete è precipitata sul lato mare, nei campi, lasciando libera la strada. Se quei massi fossero caduti sulla carreggiata, sempre molto trafficata, poteva accadere il peggio.
Non si può dire che sia un crollo inaspettato né che non si ripeterà, visto il pessimo stato in cui versa la struttura. Del resto, percorrendo la strada, si notano continui varchi nella antica cinta muraria che delimita la tenuta per circa 1300 metri.
Puntellata e ingabbiata ma mai abbattuta, come tanti viareggini, residenti e non, chiedono a gran voce da molti anni per consentire un ampliamento della strada a una messa in sicurezza del traffico. Un intervento impedito dal vincolo posto dalla Soprintendenza alle belle arti negli anni ’70 a tutela del valore estetico della zona.
Quello stretto tratto di via dei Lecci è stato purtroppo luogo di incidenti stradali. Anche a causa di quel muro hanno perso la vita negli anni giovani e anziani, in bici e in moto. Il traffico è peggiorato dopo le prolungate chiusure del viale dei Tigli, che restano vietato al traffico fino alla via dei Comparini. Per molti torrelaghesi la via dei Lecci è l’alternativa più valida all’Aurelia e alla Variante. Di recente il Comune ha attivato dei dissuasori mobili per far rispettare i limiti di velocità.
La Lega è pronta ad intervenire con una mozione, come spiega il Consigliere comunale Alberto Pardini, per chiedere al sindaco “di attivarsi nei confronti del Ministero, della Soprintendenza, della Regione Toscana e dell’Ente Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli al fine della rimozione del vincolo sul muro.” Obiettivo: abbattere del tutto il muro prima che la sorte o il meteo facciano da sé e prima che qualcun altro si faccia male.