LUCCA - La Polizia di Stato di Lucca ha arrestato due ragazzi di 18 anni, responsabili, in concorso, di rapine commesse ai danni di minorenni di età compresa tra i 14 ed i 16 anni.

Hanno 18 anni i due ragazzi fermati dalla polizia e arrestati perché ritenuti responsabili di tre rapine messe a segno nel centro storico nel solo mese di gennaio. Le vittime dei due rapinatori arrestati hanno dai 14 ai 16 anni. Erano stati assaliti, minacciati e derubati tra le zone di Porta San Pietro e la stazione ferroviaria, in alcune occasioni anche in pieno giorno. Nelle ultime ore, gli inquirenti che hanno identificato i rapinatori appena 18enni, un italiano e l’altro di origini marocchine, hanno eseguito nei loro confronti due misure cautelari, una in carcere, l’altra ai domiciliari. Agli agenti si era rivolto il genitore di uno dei ragazzini coinvolti, per raccontare quanto riferitogli dal figlio. Il ragazzo era stato avvicinato con il pretesto di una sigaretta da due giovani i quali, subito dopo, avevano iniziato a rivolgere insistentemente a lui e ai suoi amici richieste di denaro. Al rifiuto di uno di loro sono seguite le minacce, in un caso anche con un coltello. Episodi che avevano creato uno stato di angoscia a terrore nei ragazzini vittime delle aggressioni. Stando a quanto ricostruito, i due rapinatori avevano preso di mira lo stesso gruppo. Ma proprio per paura, nessuno di loro aveva denunciato. Soltanto grazie al fatto che uno di loro si era confidato con i genitori, è emersa la vicenda che ha fatto scattare le indagini. Sono al momento tre gli episodi che la polizia contesta loro, ma si cerca di capire se i due rapinatori siano responsabili di altri colpi. Attraverso la collaborazione fornita dai ragazzi e dai loro genitori ed il supporto delle immagini di videosorveglianza comunali, gli agenti hanno individuato i due sospettati, uno dei quali già noto per aver commesso reati specifici in danno di minori nel centro storico di Lucca. Quest’ultimo, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, si trovava già ristretto alla Casa Circondariale di Lucca per altri episodi commessi nei mesi di gennaio e febbraio.