MOTORI - Si completa il nostro racconto sulla storia recente del rally del Ciocco e della Valle del Serchio., Siamo ormai alla vigilia della corsa che anche quest'anni aprirà il campionato italiano rally. Negli ultimi tre anni la vittoria è andata a campioni del calibro di Basso, Crugnola e del fuoriclasse belga Thierry Neuville.
Nel 2019 Giandomenico Basso e Lorenzo Granai inaugurano al meglio la stagione vincendo la 42esima edizione alla guida della Skoda Fabia R5 del team Dp Autosport. Basso disputa una gara tutta all’attacco, e pur vincendo una sola delle 14 prove speciali riesce ad avere la meglio nei confronti di Simone Campedelli e Tania Canton su Ford Fiesta R5 del team Orange1 racing, griffata da M-Sport. Un duello che infiamma fino all’ultima curva, il vantaggio finale di Basso nei confronti di Campedelli è stato di soli 4 secondi e 9 decimi. Il podio è completato da Luca Rossetti ed Eleonora Mori, equipaggio ufficiale di Citroen Italia che con grande determinazione ha portato al terzo posto la ancora acerba, ma potenzialmente molto competitiva, Citroen C3 R5. Il primo degli esclusi dal podio è l’irlandese Craig Breen. Annata difficilissima con il calendario che slitta di alcuni mesi causa covid. Andrea Crugnola e Pietro Ometto su Citroen C3 R5 sono i vincitori del 43esimo Rally il Ciocco e Valle del Serchio, secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally 2020 che si disputa ad agosto in piena estate. Il varesino bissa il successo in gara-2 del Rally di Roma Capitale, regolando il diretto rivale per la conquista del titolo. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, su Volkswagen Polo R5, perdono la battaglia ma non la guerra. Il trevigiano conclude a 18,9 secondi di distacco da Crugnola. Sul terzo gradino del podio si piazza il bresciano Stefano Albertini che la spunta su Marco Signor. Ed infine il 2021 che fa registrare la presenza e l’acuto del fuoriclasse belga Thierry Neuville (nella foto) che va ad iscrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro del Ciocco tornato nel frattempo nella sua collocazione naturale di marzo. Un parterre de roi davvero eccellente per un’edizione che vede al via tanti campioni come forse mai in passato. La vittoria di Neuville non è affatto una passeggiata di salute. Il vice campione del mondo deve infatti respingere gli assalti dei vari Breen, Andreucci, Crugnola e Basso che in realtà non sono fortunati tra ritiri e intoppi vari. Ne scaturisce comunque un gran bel podio podio che vede al secondo posto uno splendido Albertini mentre l’immarcescibile Basso, che a fine stagione sarà campione italiano, la spunta su Andolfi per il terzo posto. Il resto è una storia ancora da scrivere. Ma tra poche ore…