VIAREGGIO - Una giornata davvero particolare quella vissuta dal Carnevale di Viareggio, con il secondo corso andato in scena proprio nel giorno dell'attacco russo all'Ucraina. In mattinata il sindaco del Ghingaro aveva chiesto un segnale forte alla Fondazione, visto quello che stava accadendo nell'est Europa.
E poche ore dopo la sfilata del giovedì grasso si è almeno in parte trasformata in una manifestazione contro la guerra, messaggio che comunque da sempre caratterizza il carnevale viareggino. Tutti i carri e le mascherate hanno esposto cartelli e striscioni oppure le bandiere della pace.
La sfilata dei carri allegorici è stata preceduta dal brano “Il trionfo dell’amore”, di Ganluca Cucchiar, un inno contro l’uso delle armi e della forza bruta. La prima opera a presentarsi in piazza Mazzini è stata quella dei fratelli Cinquini “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, sulle note dell’inno pacifista per eccellenza, “Imagine” di John Lennon. Poi, come detto, tutti gli altri carri di prima e seconda categoria e le mascherate, che oltre al consueto inno alla gioia ed al divertimento, hanno lanciato l’appello per l’immediata cessazione delle ostilità.
La sfilata è stata tra l’altro l’occasione per vedere per la prima volta quest’anno i carri in notturna, con le opere dei maestri viareggini esaltate dai giochi di luce.
Prossimo appuntamento con il Carnevale domenica 27 febbraio, con il terzo corso mascherato. Partenza alle ore 15, orario nel quale inizierà anche la messa in onda su NoiTv.