Lanfri lancia la sfida: è il primo pluriamputato italiano a tentare la scalata dell’Everest

Lanfri lancia la sfida: è il primo pluriamputato italiano a tentare la scalata dell’Everest

Redazione

di Redazione

PROVINCIA - Tra un mese l'atleta paralimpico lucchese Andrea Lanfri partirà alla volta del Nepal per un'impresa senza precedenti: vuole essere il primo sportivo italiano pluriamputato a raggiungere la vetta dell'Everest, il tetto del mondo.

La sfida, supportata da diverse realtà private e pubbliche del territorio, con la Fondazioni Cassa di Risparmio e Banca del Monte in prima fila, è stata presentata a palazzo Ducale.

Lanfri, com’è noto, nel 2015 fu colpito dalla meningite. La malattia gli provocò l’amputazione di tutte e due le gambe da sotto il ginocchio e di sette dita delle mani. Sembrava impossibile che potesse proseguire con la sua passione per l’alpinismo. Invece il 36enne di Pieve di Compito ha stupito tutti, arrivando prima ai vertici dell’atletica paralimpica nazionale, poi tornando a scalare le montagne. Nel 2020 ha conquistato il Monte Bianco. Adesso tocca agli oltre 8mila metri dell’Everest. Con lui ci saranno il compagno d’avventura Luca Montanari ed uno sherpa locale. E Lanfri potrà contare su due diverse tipologie di protesi per le gambe, una per il terreno secco ed una per ghiaccio e neve. Sperando poi che le condizioni meteo non siano sfavorevoli. Con questa impresa l’atleta lucchese vuole dimostrare a sè stesso e a tutti che non bisogna farsi abbattere dalle avversità: i limiti di miglioramento personale di ognuno sono impensabili.

Dopo l’Everest nel mirino di Lanfri ci sono altre 5 tra le vette più alte del mondo. E al suo rientro porterà il suo messaggio di coraggio e determinazione in giro per tutta Italia con il sostegno dell’associazione “Over all limits”.