LUCCA - Un provvedimento, quello avanzato dai rappresentanti dei residenti, che, secondo gli esercenti, non solo non sarebbe risolutivo, ma metterebbe a rischio oltre alla loro attività, anche l'attrattiva stessa della città dal punto di vista turistico, economico, sociale e lavorativo.
Un fermo no alle chiusure anticipate dei locali, un provvedimento che non solo nuocerebbe ai tanti esercenti già colpiti dalle misure restrittive per contenere la pandemia, ma che non impedirebbe neppure ai giovani protagonisti della cosiddetta “mala movida” di continuare a restare in giro per la città. All’indomani dell’incontro in videoconferenza tra Comune di Lucca, associazioni di categoria, imprenditori e residenti della Zona Sud del centro storico, Confcommercio rigetta la proposta di chiudere i pubblici esercizi allo scoccare della mezzanotte e rivendica il diritto delle imprese a lavorare in condizioni sostenibili.
Non solo. Secondo l’associazione la questione non riguarderebbe solo il lavoro dei locali nell’immediato, ma l’attrattività stessa di Lucca, come città vitale e accogliente. Confcommercio auspica inoltre che la partecipazione al tavolo di confronto possa essere estesa anche ad altri soggetti per valutare una risposta adeguata al problema.