E' la partitissima della 26esima giornata (settima di ritorno). Al Porta Elisa cala la capolista Modena seguita da 500 tifosi. Compito durissimo per la Lucchese a caccia di punti e di una vittoria che manca ormai da quasi tre mesi. Eppure all'andata i canarini tremarono e la Pantera gettò al vento una vittoria che sembrava ormai cosa fatta.
E’ la gara più difficile ma proprio per questo la più esaltante. Fare risultato o addirittura vincerla può rappresentare la svolta della stagione per una Lucchese che, in utile negarlo, si è inceppata. Vero che la squadra di Pagliuca esprime un gioco piacevole ma la classifica ha le sue esigenze rispetto a punti messi in saccoccia da due mesi a questa parte. Tanti pareggi, troppi, e qualche sconfitta anche bruciante, hanno quasi incatramato i rossoneri a metà classifica con vista playoff ma non così lontani dalla zona a rischio. Il tutto quando siamo alla vigilia della sfida del Porta Elisa contro la capolista Modena. Impressionante il ruolino di marcia dei gialloblu di Attilio Tesser che nel posticipo di lunedì sera hanno appeso alla cintura un altro scalpo eccellente, quello del Cesena e che delle ultime 14 partite giocate ne hanno vinte 13 e pareggiata una, con la Reggiana. Siamo di fronte alla grande favorita per la B e che nel mercato di gennaio ha inserito in una rosa già ricca elementi come il centravanti Samuele Longo, scuola Inter e promessa mai mantenuta del calcio italiano. Ma tra i canarini ci sono diversi giocatori in grado di risolvere la partita con un sol colpo. E questo non è poco. Ma quale sarà l’undici rossonero che si opporrà alla capolista ? Eccolo: Coletta in porta; Corsinelli, Bachini, Bellich e Nannini in difesa; Visconti, Collodel e Frigerio (o Picchi), unico dubbio, a centrocampo; Belloni ad agire alla trequarti alle spalle di Semprini e Ubaldi. Il pallone racconta con un pizzico di rabbia che nel match di andata giocato al Braglia (era sabato 2 ottobre) maturò una sconfitta choccante per la Lucchese in vantaggio e con l’uomo in più fino all’incedere del 90esimo. Rossoneri avanti al 29esimo del primo tempo con Fedato che si procurò e trasformò un calcio di rigore. Nella ripresa poco prima della mezz’ora i canarini di Tesser rimasero addirittura in dieci per l’espulsione di Silvestri. A quel punto sembrava fatta per la Pantera che però in un concitato, strambo e allucinante finale subì la rimonta dei gialloblu padroni di casa. Al 90esimo rigore stavolta per il Modena per un fallo su Marotta che lo stesso barbuto attaccante realizzò con assoluta freddezza. Poi nella più classica e durissima legge dell’ex che si ricordi fu ancora Marotta al 95esimo a segnare il 2 a 1 con un tocco sotto misura. Finì 2 a 1 per il Modena e con enormi rimpianti per la Lucchese.