VIAREGGIO - Il caso del falso chirurgo estetico viareggino smascherato dalla Guardia di Finanza è solo la spia di un mercato illecito di trattamenti e "ritocchini" messi in atto da personale non medico e non qualificato. La denuncia arriva da Emilio Betti, docente universitario, Presidente delle Commissione Scientifica ed Etica Nazionale di Tutela Medici Estetici con studio a Viareggio.
Al pari di altri colleghi si è ritrovato spesso a dover rimediare ai danni subiti da pazienti che più o meno inconsapevolmente si sono affidati alle mani sbagliate. Un far west, quello dell’estetica, tra abusivi e fai-da-te, favorito anche dalla facilità di reperimento di strumenti e prodotti sul web.
Ad oggi infatti questo percorso formativo di specializzazione non è obbligatorio per i medici. Per questo la categoria si sta battendo a livello nazionale per chiedere al Parlamento di legiferare per regolare il settore.