CALCIO C - Prosegue la striscia negativa della Lucchese che torna da Teramo a mani vuote. Subito sotto per una rete di Codromaz la squadra di Pagliuca fatica a reagire. Poi nella ripresa Visconti e Ubaldi sciupano le occasioni del meritato pareggio. La classifica si accorcia verso il basso e domenica prossima arriva il fortissimo Modena.
” Che dire ? Hanno fatto un tiro (questo di tal Codromaz) e hanno vinto “. La settimana scorsa invece si era espresso così “Chi non fa gol, non vince”. Di chi stiamo parlano ? Forse di Lapalisse. No semplicemente sono parole e musica di Guido Pagliuca. L’allenatore della Lucchese, beninteso responsabile tecnico, sembra arrendersi di fronte all’evidenza e all’incapacità della sua squadra di costruire qualcosa di concreto. Bella, a tratti con gioco spumeggiante e arioso, ma terribilmente sterile, in modo ormai quasi sistematico. Anche al Bonolis di Teramo il clichè non è cambiato. Preso il gol che abbiamo visto Coletta & C. hanno preso in mano la partita con un netto dominio territoriale, soprattutto nella ripresa, che però non ha portato al meritato pareggio. Siccome il calcio non è scienza esatta ed anzi è tutto fuorchè qualcosa di complicato come da tempo vogliono farci credere, i 3 punti e se li porta a casa il Teramo. I numeri sono impietosi: la Lucchese non vince da due messi e mezzo e salvo rare occasioni (vedi il 3 a 3 con l’imolese) ha fatto una fatica enorme a trovare la via del gol che fino a prova contraria è la mission e l’essenza di questo bellissimo gioco. Ne consegue che la classifica tanto bella e incoraggiante la sera del 21 novembre dopo la vittoria sul Siena, adesso comincia a farsi preoccupante anche perchè la zona playout dista solo 5 punti. Tanti, pochi ? Fate voi. Di sicuro che se la Lucchese non tornerà ad inanellare qualche vittoria la situazione rischia davvero di complicarsi. E allora guardare avanti rimane l’unica cosa da fare. La prospettiva a breve termine si chiama Modena che domenica calerà a Lucca rinvigorito da prospettive di B e da vicende (vedi stadio Braglia) che ne avallano un futuro roseo. Quello che di qua dall’Appennino, ovvero nella città delle mura, non si può dire altrettanto. Pagliuca ha un’altra settimana di tempo per affinare qualcosa che non riesce ad entrare negli ingranaggi di questa Lucchese. Sappiamo che il lavoro di preparazione viene fatto in modo encomiabile da parte di tutto lo staff tecnico ma poi la domenica al momento del compito in classe, gli alunni non lo svolgono nel migliore dei modi. Manca sempre qualcosa che hai fatto 30 e non riesci a fare 31. Lucchese 2022, una sorta di Penelope che tesse la tela e poi la disfa per la disperazione dei suoi tifosi.