VERSILIA - Appare impietoso il bilancio delle festività natalizie per i ristoranti della nostra zona. Complice l’aumento dei contagi, per la notte più lunga dell’anno è una pioggia di cancellazioni. Ristoranti, pizzerie, bar sono aperti. Ma è crisi, crisi nera, per il comparto.
La gente ha paura e preferisce l’atmosfera più intima di casa al cenone di S.Silvestro nei locali alla moda.
Natale è stato un deserto e per Capodanno il telefono squilla, ma solo per le disdette ci dice Stefano Vecciani
Non ci sono prenotazioni e nemmeno si trova il personale, già carente prima del boom di contagi. Ora la situazione è peggiorata, scrive Tni associazione di categoria, poiché sono più i camerieri e cuochi in quarantena che quelli che lavorano. 2 ristoranti su 5 sono chiusi
In questo contesto a tinte fosche, Tni Italia è stata convocata al tavolo ministeriale per il settore turistico per illustrare al ministro del Turismo Garavaglia, e al sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini 13 proposte per salvare il settore ricettivo e della ristorazione. Tra queste la proroga della cassa integrazione, e la proroga di tutti gli aiuti alle imprese fino alla scadenza dello stato di emergenza