MINUCCIANO - E' stato il fuoco delle millenaria tradizione dei Natalecci a vincere sulla pioggia battente durante l'accensione dei tradizionali falò a Gorfigliano. Come avviene da tempo immemorabile allo scoccare del suono delle campane che annunciano l'Ave Maria dalla chiesa di Gorfigliano il giorno del 24 Dicembre si accendono i tre Natalecci a Gorfigliano e altri falò nei paesi circostanti.
Gorfigliano con i suoi natalecci realizzati dai tre rioni del paese, Fenale, Bagno e Culiceto anche quest’anno ha fatto caldo a Gesù bambino nonostante la pioggia.
Il Nataleccio di Fenale è quello più distante dal paese ma non per questo meno importante; quello di Bagno è posizionato oltre il torrente acqua bianca mentre il Nataleccio di Culiceto è forse quello che rappresenta di più la tenacia e la caparbietà di questa popolazione in quanto è posizionato su una rupe che si raggiunge solo a piedi e quindi possiamo solo immaginare quanto sia difficile e complicato allestire la torre vegetale che si trasforma poi in una altissima colonna di fuoco. Quest’anno è stato anche l’anno delle rigide regole imposte dalla pandemia, ma niente ha impedito ai Gorfiglianesi, ma anche ai volontari delle altre frazioni, di rispettare la tradizione e accendere i falò. Nonostante la pioggia in tanti erano presenti ad osservare il fuoco che si impossessava delle torri vegetali alte ben oltre i 10 metri. Tra il pubblico anche lo storico giornalista Amilcare Paladini che ogni anno non riesce a nascondere l’emozione davanti a questo rito millenario.