VILLA BASILICA - Alla fine sono stati gli imprenditori della carta a comprarsi il depuratore industriale di Veneri, che serve il polo produttivo di Villa Basilica. L'impianto, finora di proprietà dei comuni di Pescia e Villa, se l'è aggiudicato all'asta il Consorzio Torrente Pescia spa, che raggruppa appunto tutte le cartiere villesi e pesciatine, da Pracando a Veneri, e che era già gestore del depuratore.

Il Comune di Villa Basilica incassa dalla vendita 2 milioni di euro che, ha ribadito il vicesindaco Giordano Ballini, saranno impiegati per investimenti sul territorio.
L’annunciato passaggio del depuratore ai privati aveva suscitato perplessità nel Pd regionale e nel Movimento 5 Stelle, preoccupati che un simile impianto non fosse più sotto il controllo pubblico.
“Rispetto ad ora per i cittadini non cambierà niente” ribatte però Ballini, che ricorda come il depuratore, in quanto a servizio delle aziende, non fosse strumentale ai compiti del Comune.
In realtà per una piccola frazione, il 3% dei liquami trattati, il depuratore serve anche utenze civili e per la precisione proprio quelle dei residenti a Villa Basilica.
Ma Ballini assicura che nella vendita è stato inserito un criterio per garantire il servizio anche a queste utenze, a tariffe che non potranno essere superiori a quelle decise dall’autorità idrica toscana.
“Sono soddisfatto” conclude il vicesindaco di Villa Basilica, “perché con questa vendita è stata garantita l’economia locale e tutelati i posti di lavoro”.