VIAREGGIO - Slittano ancora, almeno di altri sei mesi, le aste per le concessioni demaniali marittime. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha infatti approvato il decreto concorrenza nel quale è stato stralciato il passaggio che indicava la riassegnazione dei titoli per le spiagge tramite gare pubbliche.
Le aste delle concessioni demaniali slittano ancora. L’ennesimo rinvio è arrivato nel CdM di giovedì pomeriggio che ha stralciato dal decreto concorrenza la messa a gara degli stabilimenti balneari, prevista invece nella prima bozza. Introducendo però allo stesso tempo l’obbligo di iniziare entro sei mesi la mappatura del demanio marittimo, necessaria al riordino del settore.
Uno stop voluto con forza dai partiti di Governo centrodestra. Ma non certo inaspettato dai balneari, che si sono riuniti a Viareggio all’indomani del Cdm in un convegno voluto dalla Cna nazionale con i parlamentari di zona toscani. L’intento del Governo Draghi infatti era comunque quello di attendere la sentenza del Consiglio di Stato che si è riunito lo scorso 20 ottobre in adunanza plenaria per discutere la validità o meno dell’estensione al 2033 delle concessioni balneari stabilita dalla legge Centinaio del 2018.
Si apre adesso la partita della mappatura per individuare numero e tipologia di concessioni, entità dei canoni e storicità dei titoli.
Le reazioni politiche: Manfredi Potenti (Lega), Umberto Buratti (Pd), Riccardo Zucconi (Fdi).