CALCIO C - La sconfitta interna con la Vis Pesaro (la quinta in otto giornate) apre scenari inquietanti sul campionato della Lucchese. La squadra di Pagliuca ha confermato i soliti limiti ed una profonda difficoltà nel gestire le partite. Ed anche la classifica comincia a farsi preoccupante. Sabato prossimo trasferta delicata a Pontedera.
Quando all’81esimo Nicolò Gucci ha infilato così di testa alle spalle di Coletta il mondo è crollato sul Porta Elisa. Una sorta di finestra temporale come in un’infernale macchina del tempo (Time Machine) ci ha riportato tutti (e quando dico tutti, dico tutti) ad un anno fa quando sembrava che le partite avessero comunque un loro destino scritto e sancito. Una Lucchese “liquida” che conferma i nostri timori già espressi in settimana dopo la sconfitta di Modena ed altre partite e punti gettati al vento. E da domenica pomeriggio anche la classifica al netto del posticipo tra Virtus Entella e Pescara che però sono già avanti, si è fatta brutta, aggiungeremmo pure preoccupante. Quart’ultimo posto in compagnia del Grosseto e con alle spalle le sole Fermana, Pistoiese e la Viterbese fanalino di coda. Volendo vedere qualcosa di buono da una domenica negativa ci sarebbero le 30 partite che restano da giocare e i relativi 90 punti in palio. Ma è chiaro che questa Lucchese deve cambiare registro. Pagliuca (che le sta provando tutte) si è preso la colpa di ciò che è accaduto e in fin dei conti il responsabile tecnico è lui ma è altrettanto assodato che in campo ci vanno i giocatori. Che se prendi due reti nelle rare incursioni di una Vis Pesaro parsa invero modesta vuol dire che la concentrazione non è massima. E poi la solita gestione un pò cosi della partita visto che i rossoneri erano riusciti a portarsi subito in vantaggio con una rete di Bellich dopo perentorio colpo di testa dell’altro centrale Baldan. Resta una buona cifra di gioco ma l’ormai proverbiale quasi incapacità nel chiudere certe partite contro avversari obiettivamente non superiori. I punti lasciati per strada sono già tanti, troppi, e di questo passo la stagione si profila difficile per non dire complicata. A fine partita la squadra è rimasta a lungo a colloquio con i tifosi della Curva Ovest infastiditi e delusi (come tutto lo stadio) ed ormai esausti dal dover digerire l’ennesimo boccone amaro. Fortuna vuole che il campionato va avanti e di partite ne mancano tante. La prossima sabato (ore 14,30) al Mannucci di Pontedera contro i granata di Maraia travolti 3-0 a Gubbio.