Ex Manifattura sud, via libera del consiglio comunale alla vendita di due edifici

Ex Manifattura sud, via libera del consiglio comunale alla vendita di due edifici

Redazione

di Redazione

LUCCA - Via libera del consiglio comunale, o meglio della maggioranza del consiglio, alla vendita di una parte della Manifattura sud. Il piano del Comune, dopo il naufragio dell'operazione Coima, è quello  di creare comunque una sede per la Tagetik, attraverso un nuovo coinvolgimento della Fondazione Cassa di Risparmio.

Un’ipotesi che però non piace affatto alle opposizioni, secondo le quali il Comune sta sbattendo la porta in faccia alla partecipazione popolare sulla destinazione dell’edificio. E sotto palazzo Santini, anche se il consiglio comunale era on-line, hanno manifestato i componenti del movimento Uniti per la Manifattura chiedendo di stoppare la vendita e di procedere invece con l’avvio del processo partecipativo sull’intero complesso.

Ricapitolando. Il Comune mira a vendere all’asta due blocchi della ex Manifattura, quello che si affaccia sul parcheggio Cittadella e l’ala che divide i due cortili interni, confidando che ad acquistarli sia la Fondazione Cassa. San Micheletto poi dovrebbe procedere alla ristrutturazione dei due edifici per poi affittarli all’azienda di software Tagetik, che porterebbe quindi in centro storico i suoi 400 dipendenti circa. Il processo partecipativo il Comune lo avvierebbe invece per decidere la destinazione degli altri 3 edifici della parte sud del complesso.

Alle opposizioni, stavolta sostanzialmente compatte, questo modo di procedere non va giù. “Si tratta di una svendita, non di una vendita” hanno detto diversi rappresentanti della minoranza “ma soprattutto il Comune tira dritto  nonostante ci sia anche una raccolta di firme per evitare l’alienazione di un bene pubblico”. Tre gruppi, Movimento 5 Stelle, Difendere Lucca e Siamo Lucca hanno anche presentato tre ordini del giorno per bloccare la decisione dell’amministrazione comunale ma sono stati tutti e tre respinti.

Sono più o meno le considerazioni dei manifestanti sotto palazzo Santini. “Questa amministrazione comunale non ascolta i cittadini – hanno spiegato i partecipanti – eppure ci sarebbero altre opportunità da discutere per far rivivere la ex Manifattura nel suo intero complesso”. Da palazzo Santini la manifestazione si è spostata tra slogan e striscioni, in piazza San Salvatore, mentre on-line la maggioranza accendeva il semaforo verde alla vendita.