BARGA - Ottima riuscita per il convegno "Dalla città alla valle" che sabato 4 settembre ha riunito a Barga alcuni dei nomi più importanti nel campo degli studi storico-artistici per affrontare l'argomento dei rapporti tra centro e periferia nella diffusione dei modelli artistici.
Il Convegno, organizzato da Leonardo Umberto Conti Marchetti, è stato promosso da Unitre Barga, Fondazione Ricci, Istituto Storico Lucchese sez. Barga e Comune di Barga con il sostegno di numerosi enti e associazioni. La cornice dell’evento è stato lo splendido Teatro dei Differenti, per un giorno tornato al centro della cultura e della partecipazione, grazie all’organizzazione in chiave anti covid, che ha permesso di ospitare con un pubblico folto e interessato. Ad intervenire tra gli altri sono stati il Prof. Marco Collareta (Università di Pisa) che ha offerto un’ampia digressione storica con un focus su tre opere d’arte barghigiane: la terra robbiana delle stigmate nella chiesa del convento di San Francesco, il calice trecentesco di Francesco Vanni conservato al Museo Civico e il tondo in vetro del Duomo, eseguito a partire da un disegno di Lorenzo Credi; il Prof. Stefano Borsi (Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli) con un intervento che ha rivelato molti ed inediti particolari sullo sviluppo architettonico ed urbanistico di Barga al momento dell’assoggettamento a Firenze, Ci sono stati poi gli iterventi di Lorenzo Carletti (Liceo artistico Russoli di Pisa) e Cristiano Giometti (Università degli Studi di Firenze) con un approfondimento sulla fortuna delle opere artistiche della Valle del Serchio nelle mostre del dopoguerra, in particolare quella di arte sacra organizzata a Lucca nel 1957.