PESCAGLIA - er il secondo anno consecutivo il comitato per i festeggiamenti di San Rocco in Turrite è riuscito a mantenere viva una antichissima tradizione legata alla festa religiosa dedicata appunto a San Rocco.
Messa all’aperto nel campo sportivo, processione religiosa con utilizzo della mascherina e come sempre la cosiddetta gazzarra che fa da colonna sonora al corteo. Nonostante il delicato momento che stiamo vivendo anche quest’anno tanta gente ha partecipato a questo rito religioso. Dopo la santa messa, celebrata da Padre Francesco Petrillo e ben accompagnata dalla corale, si è formato il corteo che va ad incontrare la delegazione religiosa proveniente da Pescaglia; l’incontro è molto particolare in quanto si svolge nel luogo in cui secondo la tradizione morì l’ultimo ammalato di peste, il morbo cessò e non si diffuse nella vallata. San Rocco protesse qui la comunità dalla pestilenza e in quel punto le due croci parrocchiali si baciano. Con questo momento prende poi il via la processione per il tradizionale percorso intorno alla chiesa di San Rocco in Turrite. Dopo pochi minuti il primo cittadino di Pescaglia Andrea Bonfanti ha dato il fuoco alla gazzarra che grazie ad alcune migliaia di mortaretti ha fatto da cornice acustica alla processione che è terminata davanti alla chiesa: