Stazzema - Domenica, contemporaneamente alla manifestazione degli imprenditori del marmo, si è svolto il flash mob di numerosi gruppi ambientalisti che hanno manifestato sulle 33 cime principali delle Apuane
Una manifestazione programmata da tempo, quella dei gruppi ambientalisti che si battono per lo stop allo sfruttamento delle Alpi Apuane e che ha visto capofila il gruppo “Apuane Libere” che ha organizzato un flash mob sulle 33 cime più rappresentative della catena montuosa per dire no a qualsiasi ipotesi di traforo e per ribadire lo stop alle cave di marmo.
L’iniziativa è stata contestata dal consorzio Cosmave, che ha organizzato una contro manifestazione presso la cava Henraux delle Cervaiole, per rivendicare il diritto al lavoro delle imprese lapidee e dei lavoratori del settore.
Modi totalmente opposti di vedere il patrimonio montano, da una parte quello imprenditoriale, che difende un indotto economico che dà lavoro a centinaia di famiglie, dall’altra quello di chi vorrebbe ridotta, se non addirittura fermata, qualsiasi attività estrattiva.
E la contrapposizione è sfociata in momenti di tensione quando un gruppo di ambientalisti, raggiunto il monte Sella, si è scontrato con alcuni sostenitori dei cavatori. Sono volate parole grosse che in breve tempo sono passate ai fatti, con spintoni all’indirizzo del presidente del gruppo ambientalista a cui è stato lanciato via il cellulare con il quale stava effettuando una diretta Facebook.
Le tensioni si sono concluse lì, senza degenerare ulteriormente e adesso l’episodio è all’attenzione delle forze dell’ordine