PROVINCIA DI LUCCA - Meno lotta alla contraffazione e all'evasione e più controlli sull'accesso ai sussidi e ammortizzatori sociali. L'anno della pandemia ha rivoluzionato anche l'azione della Guardia di Finanza. E' il quadro che emerge dal bilancio del 2020 del Comando di Lucca sul territorio provinciale, diffuso in occasione delle celebrazioni del 247esimo anniversario della fondazione delle fiamme gialle.
Il 2020 e il primo semestre 2021 hanno visto una forte riduzione dei controlli sulle frodi fiscali e sul sommerso, complice il blocco prolungato delle attività. Le risorse sono state in larga parte assorbite dai controlli sulle prestazioni assistenziali, esplose per la crisi socio-economica del covid. 69 i controlli eseguiti nel settore, 33 le posizioni irregolari per un danno allo Stato di oltre 78.600 euro. Le violazioni riguardano soprattutto l’indebita riscossione del reddito di cittadinanza e di emergenza. I controlli sono tutt’ora in corso invece sull’accesso ai fondi di garanzia. Nel solo 2020 in provincia di Lucca i finanziamenti statali sono stati 11mila, per un totale che sfiora i 900milioni di euro con circa 10mila imprese finanziate di cui circa 4.400 ditte individuali. Le posizioni sospette nascoste in questa infinita platea vengono scandagliate in questa fase dalle fiamme gialle.
Notevole anche il contributo della Finanza all’azione di controllo del rispetto delle restrizioni durante i lockdown. Oltre 8mila le persone controllate, 7.500 ditte (11 sanzionate). Tra i casi più eclatanti, la scoperta di una ditta che produceva mascherine non conformi destinate alla farmacie della provincia. In tutto 46mila mascherine irregolari sono state sequestrate dalla finanza in 15 mesi di pandemia.