STAZZEMA - Il Parco Alpi Apuane con un'apposita ordinanza ha bloccato i lavori della cava Tombaccio nel comune di Stazzema per difformità dalla Pronuncia di Compatibilità Ambientale e dal Nulla osta del Parco. A renderlo noto è lo stesso ente regionale.
I controlli effettuati dal Parco, insieme al Genio Civile Toscana Nord, ai Carabinieri Forestali e ad ARPAT, hanno evidenziato attività difformi dal progetto autorizzato. Tra queste, è stato rilevato che le attività di lavorazione in cava non erano contenute nella sinistra idrografica del torrente Turrite Secca; non era stata realizzata alcuna opera di delimitazione e protezione dell’alveo del torrente dalle aree di lavorazione, mentre nel piazzale di cava prospiciente gli ingressi in galleria la gestione delle acque comportava la presenza di marmettola che si disperdeva sul piazzale e nei versanti circostanti.
Le attività realizzate in difformità dalla pronuncia di compatibilità ambientale, comprensiva della pronuncia di valutazione di incidenza, del nulla osta e della autorizzazione idrogeologica, ricadono all’interno dell’area contigua di cava. Da qui l’ordinanza del Parco con cui è stato disposta la sospensione immediata di ogni attività di lavorazione nell’area oggetto delle difformità, l’immediato ripristino della corretta gestione delle acque di lavorazione e “la riduzione in pristino, la risistemazione e l’eventuale ricostruzione dell’assetto morfologico ed idrogeologico e delle specie vegetali ed animali”. La ditta (la Carrara Marmi srl) ha 30 giorni di tempo per presentare il progetto di ripristino e sei mesi per effettuare tutti i lavori.