VERSILIA - E’ una timida crescita quella registrata in Versilia nei primi tre mesi dell’anno in termini di nuove aziende. 34 imprese in più ovvero lo 0,2%. E’ quanto emerge dall’analisi condotta dall’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Lucca.
La Versilia è la zona della provincia di Lucca che ha segnato il risultato migliore nel saldo tra aziende che hanno chiuso e aziende che hanno aperto. Nella Piana di Lucca si è invece rilevato un calo contenuto in 5 imprese, mentre in Valle del Serchio la diminuzione ha toccato le 12 unità, per un -0,3%. Per un saldo provinciale positivo di 17 unità in più rispetto a fine dicembre per un totale di 36.108 imprese.
Venendo ai settori a livello provinciale regge l’industria, cala l’agricoltura e la pesca. Non sorprendono le chiusure dei ristoranti ma soprattutto la crescita del settore dei servizi, trainata dal commercio. Non quello tradizionale, bensì l’e-commerce. 20 imprese nuove sono nate nel settore del commercio per corrispondenza e via internet. Maglia nera per l’artigianato lucchese, che ha segnato i minimi storici di iscrizioni e cessazioni di impresa per i primi tre mesi dell’anno.
“I dati confermano lo scoraggiamento nell’avviare nuove attività che ha caratterizzato l’ultimo periodo, dettato dall’incertezza sulle prospettive di ripresa ancora presente a inizio anno” – ha commentato Giorgio Bartoli, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Lucca”. Secondo il quale il dato sulle chiusure resta ancora frenato dalle misure emergenziali in atto (blocco dei licenziamenti, garanzie e ristori messi in campo dal Governo) ma anche dal fatto che i Tribunali non sono ancora tornati nella piena operatività.