LUCCA - L'assessora alle politiche formative del Comune di Lucca ha scritto una lettera aperta al ministro dell'istruzione per cambiare la scuola. Gli spunti e le richieste inviate riassumono l'esperienza e le necessità dei territori.
Raddoppiare gli asili nido, moltiplicare i corsi a tempo pieno nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e abrogare il decreto delle cosiddette “classi pollaio”, la norma che introduce dei criteri numerici per la formazione delle classi prime. Sono queste le tre proposte per cambiare la scuola che l’assessora alle politiche formative del Comune di Lucca, Ilaria Vietina, ha voluto presentare in una lettera aperta al ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi. Un vero e proprio appello al cambiamento, che ha preso spunto dalle richieste, necessità ed esperienze del territorio.
Nella sua missiva Vietina sottolinea in particolare la necessità di consentire alle scuole di formare le classi prime anche se non raggiungono il numero minimo previsto. I parametri numerici sono sempre stati vincoli pesanti – spiega l’assessora – ma nell’attuale emergenza sanitaria hanno rivelato anche la loro contraddittorietà: la scorsa estate mentre da un lato si prendevano le misure di distanziamento tra i banchi e riduzione di alunne e alunni nelle aule, allo stesso tempo si mantenevano questi requisiti numerici nella formazione delle classi.