MOTORI - Il fuoriclasse belga ha vinto la 44esima edizione del rally del Ciocco e della Valle del Serchio davanti a Stefano Albertini, leader del CIR, e all'intramontabile Giandomenico Basso. Quinto posto di Rudy Michelini mentre Poalo Andreucci chiude al nono posto.
E’ il d-day al rally del Ciocco. Almeno una dozzina gli equipaggi che possono nutrire ambizioni da podio. Neuville resta il logico favorito ma Breen, Andreucci, Crugnola e Basso vogliono rendergli la vita difficile. E’ un sabato incerto anche dal punto di vista meteo. Non piove ma non c’è il sole. Le tipiche condizioni che fanno impazzire piloti e meccanici. Tutti. Tre tornate sulle strade della Garfagnana che ogni curva può essere decisiva. Fatale. Si riparte di buon’ora con Thierry Neuville davanti ma con uno stuolo agguerrito a dar battaglia al fuoriclasse belga vicecampione del mondo. In effetti già sul primo assaggio a Massasassorosso desolatamente vuoto (corsa vietata al pubblico per le normative anti-covid) si ha la sensazione che assisteremo a qualcosa di mai visto prima. I tempi sono livellati a tal punto che una decina di equipaggi hano crono molto vicini. Bellissimo. Il problema grosso lo ha Crugnola soprattutto per un semiasse ballerino che lo penalizza in modo decisivo. Ciocco compromesso per il campione italiano. Sul Molazzana 1 Neuville riapre il gas e si riporta al comando della classifica davanti ad Albertini, De Tommaso e Andolfi, ovvero il nuovo che avanza. Bene il solito intramontabile Ucci e un tonico Rudy Michelini. Colpo di scena sul Massasassorosso laddove si verificano due spettacolari uscite di Pollara e di Craig Breen, entrambi costretti al ritiro. Ciò causa un ritardo pesante di circa un’ora sulla tabella di marcia. Poco alla volta le posizioni di delineano e i distacchi si dilatano talvolta cristallizzandosi. Albertini rimane a pochi secondi da Neuville mentre Andolfi e De Tommaso battagliano per il podio sul filo dei decimi di secondo. Il resto è contorno. Si approccia all’ultima tornata con una situazione ancora aperta. In realtà Neuville controlla e gestisce da quel gran campione che è. Anche Albertini non corre altri rischi e si accontenta di uno splendido secondo posto. Al fotofinish per la terza piazza Basso la spunta su Andolfi con la zampata del vecchio leone. Sfuma il sogno di De Tommaso costretto al ritiro sulla Careggine. Quinto posto di un buon Rudy Michelini mentre Paolo Andreucci chiude nono. Va così in archivio una splendida edizione della corsa garfagnina con un vincitore che la nobilita. Perfetta l’organizzazione sperando in breve tempo di ritrovare anche il pubblico.