Lucchese avanti adagio; ora il rischio concreto è la forbice

Lucchese avanti adagio; ora il rischio concreto è la forbice

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - Anni fa la chiamavano "politica dei piccoli passi". Ora se vogliamo riportarla sul piano calcistico è un pò quello che succede alla Lucchese.

 

Ma prima di tracciare un’analisi dello scialbo 0 a 0 di Gorgonzola consentiteci di abbracciare idealmente Giovanni Lopez. In poche settimane il 53enne tecnico della Lucchese ha perduto il padre Luciano (era il 28 gennaio) e roba di poche ore fa la cara madre Pina. Tornando al match di mercoledì si può dire che è stata una brutta partita: noiosa e avara di emozioni. La Lucchese, cui non mancano le attenuanti viste le numerose assenze e le defezioni della vigilia (vedi Kosovan), ha cercato di fare quello che può in questo momento e che purtroppo è ben poca roba. Per fortuna stavolta non è mancata attenzione in difesa col buon debutto di Dalla Bernardina al centro è la prova attenta di Biggeri. Ma per il resto nessuno si è distinto e la manovra è risultata sterile e farraginosa. Gli attaccanti Bianchi e Petrovic, che pure sono bravi, abbandonati al loro destino.  E tutto ciò al cospetto di un Albinoleffe tutt’altro che indemoniato. Così lo 0 a 0 è stato il risultato più logico e naturale. Ennesimo pareggio per la Lucchese, l’undicesimo e sono davvero troppi, che non porta da nessuna parte. Anzi di questo passo il rischio è che la forbice si allarghi ulteriormente: ricordiamo che oltre gli 8 punti di distacco si retrocede direttamente. Sarà pertanto fondamentale vincere le due gare casalinghe consecutive prossime venture contro Pontedera e Pro Sesto. Solo così la Lucchese potrà davvero sperare nella salvezza. Dalla politica dei piccoli passi alla Real Politik.