PROVINCIA DI LUCCA - I dati del monitoraggio settimanale dell'Iss inchiodano la Toscana ad un indice di trasmissione del virus Rt a 1,19, sei decimali sotto la soglia di 1,25 oltre la quale scatta la zona rossa.
Un indice in linea con quello di una settimana fa, ma gli esperti rilevano “un’alta probabilità di progressione.” Dunque per la terza settimana consecutiva restiamo in zona arancione, a rischio moderato, ma con due province macchiate di rosso.
Come annunciato dal Presidente Eugenio Giani giovedì sera, le province di Siena e di Pistoia – dove l’incidenza dei contagi sulla popolazione è molto più alta – saranno in rosso da sabato 27 febbraio fino al 7 marzo. Rischiano l’Empolese Valdelsa dove i sindaci hanno chiesto altri giorni per valutare. Due giorni fa in zona rossa il comune di Cecina.
“Non dobbiamo drammatizzare ma l’aumento dei contagi è un forte campanello di allarme ” – ha detto Giani, che a metà giornata ha firmato le due ordinanze. “Dobbiamo agire con tempestività” – ha dichiarato – “o rischiamo di ritrovarci con un’altra ondata.”
Nessun provvedimento interessa la provincia di Lucca. Ma soprattutto per chi abita nei comuni che confinano con Pistoia la raccomandazione è di rispettare i divieti di spostamento verso i territori in zona rossa, come spiega il presidente della Provincia Menesini.