PIETRASANTA - Un lento ritorno alle origini per il patrimonio scultoreo di Pietrasanta, un museo a cielo aperto che il Comune sta poco alla volta restaurando. Dopo “I Tre pugni di Cortina”, da poco re-inaugurati alla presenza della famiglia dell'artista, è toccato a “L’Adoratrice del Sole” di Maria Gamundi di fronte al Municipio e “Torso 175” di Roberto Santo che svetta sulla rotonda tra via via Unità d’Italia e via Tonfano.
Le due sculture erano state oggetto di atti vandalici da parte di ignoti. Le fasi di posizionamento delle due sculture sono state seguite direttamente dal sindaco Alberto Giovannetti e dal Direttore dei Musei Civici Chiara Celli. La scultura in bronzo della Gamundi in piazza del Comune aveva subito dei danneggiamenti molto vistosi così come la scultura di Santo imbrattata da alcuni disegni. Entrambe sono state restaurate dalla Fonderia Mariani. I due interventi di restauro sono costati alla comunità circa 3 mila euro.
“Per proteggere e vigilare anche sul nostro patrimonio artistico – spiega il primo cittadino – stiamo continuando a potenziare la rete di videosorveglianza presente su tutto il territorio con la funzione di scoraggiare vandalismi e fornire agli inquirenti, in caso di necessità, adeguati supporti video per risalire ai protagonisti dell’accaduto.”
Nel 2020 tra le opere rimesse a nuovo c’è stato il “Prometeo” di Alessandro Tagliolini sul lungomare di Motrone. La prossima opera a finire sul “lettino” dei restauratori per le adeguate cure sarà la monumentale cornice “Peace Frame” dell’americano Nall , donata dallo stato dell’Alabama e diventata, dal giorno della sua collocazione nel 2006, una delle principali attrazioni artistiche della città. Sarà poi la volta di “Al Cavallo” di Carlo Colzi, destinata alla Versiliana e la statua di Luciano Pera di piazza D’Annunuzio a Fiumetto.